Amelia Musei

#ameliamusei   Facebook   Instagram   Youtube TURISMOAMELIA   CONTATTI   Italiano   English

La città

SCOPRIRE AMELIA IN 12 TAPPE

Amelia, città di origini antichissime, fu fondata secondo la mitologia dal re Ameròe; Plinio nella sua Naturalis Historia, citando Catone, afferma che la città fu fondata già nel 1134 a.C. La più importante testimonianza della sua storia millenaria è sicuramente rappresentata dall’imponente cinta muraria che cinge gran parte dell’abitato per circa due chilometri. Molto ben conservato è il tratto formato dalle monumentali mura poligonali realizzate probabilmente nel III sec. a.C., interessante anche il piccolo tratto delle mura cosiddette megalitiche presenti nella parte alta della città realizzate forse tra il IV sec. a.C. Città di confine, prima umbra poi romana, Amelia vanta numerose altre testimonianze del suo passato glorioso: le chiese, i numerosi palazzi rinascimentali e resti di pavimenti mosaicati appartenenti a domus romane. Amelia, conosciuta in età romana con il nome di Ameria, era un centro fiorente dell’Umbria antica tanto da diventare municipio nel 90 a.C. e da avere la possibilità di coniare una moneta propria. Frequenti i traffici commerciali, soprattutto di prodotti agricoli (olio, vino, fichi, mele e pere) e laterizi, con i popoli vicini grazie anche alla sua favorevole posizione lungo la via Amerina. La via, battuta nel 240 a.C. su tracciati locali ancora più antichi, divenne anche una delle più antiche vie di pellegrinaggio. Dopo la fine dell’impero romano d’Occidente Amelia subì diverse devastazioni a causa delle invasioni barbariche, soprattutto ad opera dei Goti. Con la discesa dei Longobardi si trovò contesa tra il Ducato di Spoleto e l’impero Bizantino, dato che la via Amerina era rimasta la via di collegamento principale del Corridoio Bizantino, l’unico percorso che consentiva il collegamento tra Roma e Ravenna. Nel 1065 si diede un’organizzazione di tipo comunale e fu più volte teatro di lotte fra Guelfi e Ghibellini; nel 1307 entrò definitivamente nei possedimenti dello Stato Pontificio fino alla nascita del Regno d’Italia.

MURA POLIGONALI

Formate da poderosi blocchi di calcare, perfettamente connessi a secco, che la leggenda vuole costruite dai mitici Ciclopi, presentano uno spessore di almeno 3,50 metri e un’altezza di 8 metri; molto ben conservato è il tratto sud per circa 800 metri ai lati di Porta Romana.

PORTA ROMANA

Monumentale e principale ingresso della città presenta nell’archivolto lo stemma con le insegne di Amelia -A.P.C.A.- in banda bianca su campo azzurro che significa “gli Anziani del Popolo della Città di Amelia”.

CHIESA DI SAN FRANCESCO

Procedendo, la chiesa di San Francesco del 1287 presenta l’originale facciata romanica mentre l’interno è stato completamente rinnovato nel XVII e nel XVIII secolo; da non perdere la Cappella della famiglia Geraldini; attiguo il chiostro cinquecentesco dell’antico convento dei frati francescani da cui si accede al Museo Archeologico

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO
E PINACOTECA "EDILBERTO ROSA"

La raccolta museale copre con i suoi numerosi reperti un arco cronologico pressoché completo della storia di Amelia oltre ad ospitare la maestosa statua bronzea di Germanico alta oltre 2 metri ritrovata fortuitamente nel 1963 nei pressi di Porta Romana.

PIAZZA MARCONI

Situata nella parte alta della città, la piazza conosciuta in epoca medievale come Platea Maior, conserva ancora  la caratteristica Loggia del Banditore sormontata da un orologio pubblico settecentesco  così come la pavimentazione; qui affacciano Palazzo Nacci iniziato nel XIV sec. e l’imponente facciata rinascimentale di Palazzo Petrignani.

TEATRO SOCIALE

Fondato nel 1782 da un gruppo di nobili e borghesi della città, il teatro costruito interamente in legno, dai meccanismi scenici ancora manuali e perfettamente funzionanti, conserva il sipario dipinto dall’abile mano del perugino Domenico Bruschi alla fine dell’800 che si affianca al preziosissimo sipario settecentesco anch’esso ben conservato. Qui  sono stati  girati molti film e sceneggiati televisivi noti al grande pubblico.

CISTERNA ROMANA

Nei sotterranei di Piazza Matteotti, l’antico foro romano, si apre una grandiosa cisterna per la raccolta dell’acqua piovana a pianta rettangolare (57,50 m.x19,60 m.; h.5,70 m.) suddivisa in 10 ambienti comunicanti tra loro; costruita nel I sec. a.C. è completamente ristrutturata e visitabile.

DUOMO DI SANTA FERMINA

Eretto nell’XI-XII sec. su preesistenze almeno del VI sec. fu dedicato nel IX sec. ai Santi Fermina e Olimpiade di cui si conservano i corpi sotto l’altare; ricostruito a seguito di incendi e devastazioni fu più volte radicalmente restaurato mutandone completamente l’aspetto. Il Duomo conserva numerose opere d’arte di varie epoche fra cui una lastra tombale della bottega di Agostino di Duccio, un dipinto di Federico Zuccari, un’Ultima cena del Perini, i monumenti funebri della famiglia Farrattini, due stendardi che si ritengono essere stati sottratti ai Turchi durante la famosa Battaglia di Lepanto del 1571 e una croce donata da Papa Giovanni Paolo II.

TORRE DODECAGONALE

A fianco la torre, spesso definita civica, ha la funzione di campanile della Cattedrale; alta 30m.e con un diametro di 31m. circa presenta una caratteristica pianta dodecagonale; costruita presumibilmente nel 1050 si presenta oggi come il risultato di tre diverse fasi di lavorazione; numerosi sono i materiali di recupero presenti. Una ripida scala a chiocciola porta alla terrazza da cui si può ammirare una meravigliosa vista a 360°.

PALAZZO PETRIGNANI

Scendendo da Via Duomo si trova l’unico ingresso accessibile di Palazzo Petrignani nobile residenza della famiglia edificato nella seconda metà del XVI sec. su progetto dell’architetto pontificio Ottavio Mascarino; le volte degli otto ambienti del piano nobile sono completamente affrescate e riccamente decorate con dei motivi a grottesche.

PALAZZO FARRATTINI

Scendendo da Via Farrattini è possibile ammirare l’imponente Palazzo Farrattini costruito nella prima metà del del XVI sec.su disegno dell’architetto Antonio da Sangallo il Giovane per volontà di Bartolomeo II Farrattini alto prelato della curia romana; il progetto del palazzo è considerato il modello per il più noto Palazzo Farnese a Roma poi terminato con alcune modifiche da Michelangelo.

ESPLORARE AMELIA FUORI DALLE MURA

Da Porta Romana è possibile partire per una magnifiche passeggiate:

CIRCUITO DELLE MURA E DELLE PORTE >percorrendo le mura che cingono il centro abitato per circa 2 chilometri lungo le quali si incontrano le quattro porte ancora in uso per accedere al borgo, ciascuna delle quali regala un paesaggio o uno scorcio unico, e le due riscoperte più recentemente e non più agibili ma testimoni della storia più antica.

PARCO FLUVIALE DEL RIO GRANDE >si sviluppa ai piedi del versante nord-occidentale di Amelia seguendo il corso del bacino dell’omonimo fiume attraverso percorsi pedonali di diverse lunghezze, che si snodano lungo i boschi dei Monti Amerini e la campagna circostante; tra i punti più suggestivi la diga medievale, ma di probabile impianto romano, de La Para e il Lago Vecchio, ciò che resta dell’antico bacino oggi quasi completamente asciutto. Camminando lungo le sponde del Rio Grande si possono ammirare le coltivazioni di frutti autoctoni per i quali Amelia era famosa già dall’epoca romana.

CONVENTO S.S. ANNUNZIATA  >percorrendo un tratto dell’antica via Amerina, da Porta Romana in direzione Giove, poco dopo la località Montenero si lascia la strada principale e si seguono le indicazioni per il Convento a circa tre chilometri dalla città; il convento eretto nel XV secolo su un preesistente eremo appartiene ai francescani ed è costituito da un bel cortile e dalla chiesa dove in origine si conservava la famosa Annunciazione Gardner di Pier Matteo d’Amelia; al convento appartiene anche il chiostro, il Planetario e il magnifico Presepe Permanente opera del celebre presepista spagnolo Juan Marì Oliva.

MUSEO SCUDERIA TRAGUARDO >la sede si trova nella più vecchia autofficina e rimessa pubblica della città di Amelia, riaperta per gentile concessione degli Eredi dell’illustre amerino Tinarelli Rinaldo, il “Mago dei Motori”. All’ interno troverete auto d’epoca, sportive, moderne, fuoriserie, mezzi agricoli d’epoca, mezzi fuoriserie, moto d’epoca, con sezioni permanenti di Storia Motoristica Amerina, vecchia Officina Fiat, Giochi e Juke –BOX vintage, Biblioteca, Cineteca e Modellismo. La Scuderia, museo dinamico con mezzi esposti a rotazione, organizza Raduni, con Scorta Tecnica, Circuiti Rievocativi, Turismo a bordo di auto e moto, per eventi, riprese cinematografiche, moda, ma anche percorsi naturalistici con mezzi fuoristrada, mezzi da trasporto ed agricoli… sino al TRAGUARDO!

SCARICA L'APP GRANDTOUR /ANDROID

by Katatexilux

Inquadra il codice QR e entra nell’app 

Visita la città con l’audioguida e contenuti VR

SCARICA L'APP GRANDTOUR /IOS

by Katatexilux

Inquadra il codice QR e entra nell’app 

Visita la città con l’audioguida e contenuti VR

Skip to content